Emissioni

Il settore dei trasporti svolge un ruolo fondamentale per la qualità della vita delle persone e il benessere della comunità e può contribuire a prevenire i cambiamenti climatici.

L’attuale sistema di mobilità incide per quasi un quarto delle emissioni di gas a effetto serra dell’Europa e l’atteso incremento della domanda rischia di aumentare la sua impronta delle emissioni. Differenti scelte di mobilità nelle abitudini quotidiane possono implicare riduzioni sui volumi di emissioni, oltre a portare un miglioramento in termini di traffico, sicurezza e inquinamento.

Incrementando la quota degli spostamenti a elevate performance ambientali (trasporto su ferro, trasporto collettivo su gomma, sistemi condivisi) è possibile contribuire in maniera significativa alla riduzione dei numerosi impatti negativi. Efficienza energetica, energie rinnovabili, ridisegno dei cicli produttivi e shift modale verso mezzi a basso impatto ambientale sono le soluzioni necessarie al riequilibrio del settore dei trasporti.

In particolare, il trasporto ferroviario può fornire un grande contributo in questi ambiti. Sotto il profilo energetico e delle emissioni, infatti, è tra i più efficienti: ad esempio, il trasporto su ferro elettrificato, oltre a essere molto più efficiente del trasporto su gomma, può anche beneficiare di un mix elettrico nazionale che impiega sempre più fonti rinnovabili (oltre il 30% in Italia).

Nel recepire la sfida lanciata alla COP21 e insieme a numerose altre imprese ferroviarie mondiali, l’International Union of Railways (UIC), di cui il Gruppo FS Italiane è parte, ha preso l’impegno affinché le emissioni specifiche in atmosfera, a livello globale, derivanti dall’attività ferroviaria siano ridotte del 50% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990, e parallelamente siano incrementati i volumi di traffico su rotaia.

Considerando l’integrità e la qualità ambientali quali asset primari, il Gruppo FS Italiane ha voluto tracciare un percorso strategico di sostenibilità di lungo periodo. Con il nuovo Piano industriale 2022-2031, il Gruppo FS ha reso ancora più sfidante l’obiettivo della carbon neutrality: le emissioni di CO₂ saranno azzerate entro il 2040, in anticipo di 10 anni rispetto a quanto previsto in precedenza.

Il Gruppo FS si prefigge di azzerare le emissioni mettendo in campo una serie di azioni correttive: flotte di treni e bus dalle performance ambientali sempre più elevate, ulteriore elettrificazione della rete ferroviaria e sperimentazione di nuovi combustibili. Inoltre il Gruppo ha intenzione di produrre almeno il 40% del fabbisogno di energia elettrica installando impianti fotovoltaici e mini-eolici nelle stazioni e in altri spazi di proprietà puntando così ad un maggiore efficientamento energetico.

L’impegno in questo ambito è confermato anche dal percorso che il Gruppo ha intrapreso con SBTI (Science Based Targets Initiative), un’iniziativa congiunta portata avanti da Carbon Disclosure Project, Global Compact Onu, World Resources Institute e World Wide Fund for Nature. SBTI guida un piano d’azione per la mitigazione del cambiamento climatico promuovendo, nel settore privato, la definizione di obiettivi misurabili di diminuzione dell’impronta carbonica. FS ha firmato la lettera di commitment in cui si impegna a certificare i propri target: carbon neutrality al 2040; riduzione del 50% delle emissioni scope 1+2 e del 30% delle emissioni scope 3 entro il 2030.

Contestualmente si è posta dei target per stimolare la mobilità sostenibile: incrementare lo shift modale da auto privata a mobilità condivisa, pubblica e dolce del 5% al 2030 (15% al 2050), rispetto al 2015. Per quanto riguarda le merci, l’obiettivo del Gruppo FS Italiane è portare al 50% la quota su ferro del trasporto merci entro il 2050, sulle tratte superiori ai 300 km. Negli ultimi dieci anni, le persone che hanno scelto il treno anziché l'auto per i propri spostamenti per motivi di studio, lavoro, svago e turismo hanno contribuito a ridurre l’emissione di CO2 nell’atmosfera, con circa 20 milioni di tonnellate di anidride carbonica in meno.

Anche gli investimenti sui mezzi mostrano risultati significativi. Il Frecciarossa 1000, che vanta la certificazione ambientale di prodotto (EPD), grazie al suo design aerodinamico permette ad alte velocità di avere un’efficienza superiore del 35% rispetto alla precedente generazione. I nuovi treni regionali Pop e Rock, oltre ad essere quasi interamente riciclabili, rispondono a importanti requisiti ambientali che permettono di consumare fino al 30% di energia in meno rispetto ai treni di precedente generazione. Significative le performance ambientali dei nuovi mezzi per il trasporto delle merci, locomotori e carri. Anche le società del Gruppo FS che si occupano di trasporto su gomma si stanno impegnando a rinnovare la flotta in favore di mezzi di moderna motorizzazione che permettono un sensibile abbattimento di emissioni dannose per l’ambiente e per la salute quali CO2, NOx, PM.

Agli investimenti sui mezzi si affiancano quelli sulle reti infrastrutturali e i nodi per sviluppare, in collaborazione con tutte le istituzioni del territorio, un sistema di mobilità ancora più sostenibile e integrato, specialmente nelle aree urbane e metropolitane.

La sfida dei prossimi anni sarà quella di ridurre il numero di spostamenti effettuati su veicoli individuali inquinanti, dando priorità alle alternative pulite e ai sistemi capaci di gestire un viaggio door to door in modo efficace ed efficiente.

L’inquinamento atmosferico è un fenomeno estremamente complesso determinato da molteplici fattori, tra cui le interazioni chimico-fisiche che avvengono tra sostanze in atmosfera e l'assetto meteo-climatico. In particolare, nelle grandi aree urbane si raggiungono elevati livelli di concentrazione di alcuni inquinanti come particolato atmosferico (PM10 e PM2,5, a seconda che la dimensione delle polveri sia inferiore a 10 micrometri o a 2,5 micrometri), l’ozono (O3) e il biossido di azoto (NO2) che, a causa della loro tossicità, determinano un forte impatto sulla salute umana.

Grafica: Emissioni medie di CO2 per passeggero (kg)


Il Gruppo FS Italiane ottiene il rating A- dal Carbon Disclosure Project (CDP) sul questionario relativo ai cambiamenti climatici

Nel 2022, il Gruppo FS ha ottenuto il punteggio A- relativo allo scoring Climate Change nell’ambito del Carbon Disclosure Project (CDP), superando la media europea e quella del settore ferroviario. CDP è un'organizzazione no-profit che gestisce una delle principali piattaforme di rendicontazione ambientale riconosciute a livello internazionale e che stimola aziende e governi a ridurre le proprie emissioni di gas serra, salvaguardare le risorse idriche e proteggere le foreste.

L’inclusione del Gruppo FS nella fascia Leadership conferma l’impegno verso l’obiettivo della neutralità carbonica: il primo step è dimezzare, entro il 2030, le emissioni dirette e indirette e ridurre del 30% quelle della catena del valore puntando all’azzeramento delle emissioni, previsto invece per il 2040. Per diventare “net zero”, il Gruppo FS sta sviluppando un piano di autoproduzione di energia che prevede l’installazione di impianti fotovoltaici ed eolici – in stazioni, officine e altri spazi ferroviari – in grado di produrre 2,6 TWh di energia all’anno.