La mobilità in Italia

La pianificazione dei sistemi di trasporto non può prescindere da una profonda conoscenza delle abitudini di mobilità degli utenti, in tal modo è possibile realizzare una rappresentazione schematica della realtà per effettuare previsioni sugli effetti dei possibili interventi. Emerge oggi sempre più la necessità di colmare il gap informativo delle attuali statistiche ufficiali in merito agli spostamenti delle persone in diversi ambiti territoriali e di rispondere alla richiesta di maggiore tempestività nella fornitura di informazioni riguardanti la mobilità. Le nuove tecnologie consentono la raccolta e l’elaborazione di set di dati grandi e complessi, i Big Data, ottenendo maggiori informazioni per la modellizzazione della mobilità. Il Gruppo FS ha un grande numero di dati a disposizione, attraverso i quali è in grado di elaborare delle informazioni per produrre strategie mirate a seconda della tipologia di cliente.

FS Research Centre analizza lo stato della mobilità nazionale delle persone, attraverso una piattaforma di geospatial data intelligence che utilizza i big data telefonici anonimizzati. Questi dati consentono anche di analizzare le variazioni stagionali dei comportamenti di mobilità, in quanto le rilevazioni sono real-time rispetto al mese precedente. L’analisi si riferisce alla mobilità all’interno del territorio italiano prendendo in riferimento la popolazione in possesso di almeno una SIM italiana (in possesso quindi di un telefono cellulare), che, approssimativamente, corrisponde alla popolazione di età uguale o maggiore ai dodici anni. La mobilità analizzata riguarda il totale degli spostamenti, dove per “spostamento” si intende la concatenazione di tutte le soste intermedie - se di durata inferiore ad un’ora - all’interno di un unico viaggio origine-destinazione; e la distanza percorsa è stimata come somma delle distanze, comprensiva delle soste. Per fare un esempio il tragitto “casa - sosta per fare benzina – lavoro” è considerato un unico spostamento. Gli spostamenti inferiori agli 800 metri sono stati trascurati, considerandoli come “permanenza in un unico luogo fisico”.