Bolzano 3 luglio 2019
La rinascita dell’area di Bolzano circostante la stazione ferroviaria può finalmente partire. La firma dell’accordo di programma per la valorizzazione territoriale (PUVaT) dell’areale ferroviario conclude oggi (3 luglio) oltre un decennio di trattative, incontri, studi e progetti. Soddisfatti i protagonisti dell’operazione: Arno Kompatscher, Presidente della Provincia, Renzo Caramaschi, Sindaco di Bolzano, Silvana Giancane, Vice presidente di ARBO - Areale Bolzano - ABZ Spa, per il Gruppo FS Italiane Maurizio Gentile, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana, Umberto Lebruto, Amministratore Delegato di Sistemi Urbani e Roger Hopfinger, Direttore regionale Trenitalia.
«L'obiettivo comune - la riqualificazione dell'areale ferroviario di Bolzano per la città, per i cittadini ma anche come snodo per la mobilità - diventa ora sempre più concreto», ha sottolineato il presidente della Provincia Arno Kompatscher. «Quello approvato oggi è molto più di un mero progetto infrastrutturale. Questa firma rappresenta una pietra miliare. Poniamo le basi per realizzare una nuova stazione e un nuovo centro intermodale, che offre grandi opportunità per il capoluogo e per la nostra provincia. Si tratta di un'operazione dal respiro internazionale, soprattutto per la qualità di quanto oggi è stato stabilito» ha detto il presidente.
«Per la città di Bolzano e il suo sviluppo la firma ha un'importanza fondamentale», ha sottolineato il sindaco Renzo Caramaschi. «Grazie a questa operazione nascerà un nuovo quartiere nel cuore della città, con effetti positivi non solo economici ma anche sociali. Si tratta di uno dei più importanti progetti per la città di Bolzano negli ultimi 15 anni. Sono felice ed emozionato per questo risultato che ora il progetto possa concretizzarsi», ha aggiunto Caramaschi.
«L’accordo siglato oggi è il frutto di una proficua sinergia e rappresenta un concreto passo in avanti nel programma di trasformazione e potenziamento delle aree ferroviarie di Bolzano. Siamo soddisfatti di contribuire al piano di trasformazione urbanistica della città attraverso lo spostamento del tracciato ferroviario verso Sud, che consentirà la nascita di un nuovo polo urbano. Gli interventi in programma, unitamente a quelli relativi alle linee di accesso alla rete transeuropea dei Corridoi ferroviari TEN-T, porteranno infatti importanti benefici in termini di quantità e la qualità dell’offerta ferroviaria» ha dichiarato Maurizio Gentile, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RFI.
La firma consente ora di avviare le operazioni concrete sull’areale. Il prossimo passo spetterà al Comune di Bolzano. Il Consiglio comunale dovrà discutere e approvare la variante urbanistica, fondamentale premessa per la realizzazione delle opere (agosto 2019). Successivamente verrà avviata un’indagine di mercato nei confronti di potenziali soggetti interessati (settembre 2019). Dal 2020 l’operazione entrerà nel vivo con la pubblicazione della gara europea e l’aggiudicazione dell’appalto per la realizzazione del progetto degli architetti Podrecca, Theo Hotz + ABDR. Una volta individuato chi realizzerà il progetto, i soci pubblici – Provincia e Comune di Bolzano - venderanno le proprie quote di ARBO - Areale Bolzano – ABZ Spa, privatizzando la società e dando così inizio ai lavori entro il 2021.
L’accordo riguarda un’area di 48 ettari su cui attualmente si trova il sedime ferroviario. Valore complessivo dell’operazione: 1 miliardo di euro. La parte infrastrutturale-trasportistica - valore stimato 200 milioni di euro - prevede che il tracciato ferroviario venga spostato a ridosso del Virgolo, allontanandolo dal centro abitato. Sulle aree liberate dai binari nascerà un nuovo quartiere cittadino: 1,2 milioni di metri cubi fra edifici residenziali, direzionali, commerciali e strutture pubbliche (stazione delle autocorriere, centro per la mobilità intermodale, centro culturale, piscina coperta, edilizia aree verdi e spazi pubblici) per una spesa preventivata di 500 milioni di euro. A questi si aggiungeranno altri 300 milioni di costi per espropri, bonifiche e interventi pubblici.