“Chiudete gli occhi e immaginate una persona che lavora in Ferrovie dello Stato Italiane”. La giovane platea riflette un po’ sulla domanda, ma quasi nessuno pensa a una donna.
È proprio questo genere di stereotipi che Ferrovie dello Stato Italiane vuole combattere con WIM-Women in motion, il progetto partito lo scorso gennaio nelle scuole del Belpaese che punta a promuovere la scelta da parte delle ragazze di istituti e facoltà tecniche, principale bacino di reclutamento per Ferrovie.
A parlare delle opportunità e delle possibili esperienze sono le stesse dipendenti: macchiniste, capitreno, capistazione, capi tecnici, ingegneri, economiste. Un esempio è Vittoria Iezzi, 34enne responsabile dei rapporti con gli investitori nella Direzione Finanza di FS: «Grazie a WIM il Gruppo FS entra nelle classi con l’obiettivo di ispirare le studentesse, fornendo loro gli esempi concreti e positivi di noi mentori coinvolte in una vera e propria missione. L'interazione che nasce motiva le ragazze, rendendole curiose e consapevoli di numerose possibilità lavorative».
Il consiglio di Vittoria alle sue ascoltatrici è sempre lo stesso: «Seguire le proprie inclinazioni e non spaventarsi se il lavoro dei sogni è tecnico e richiede studi scientifici che gli stereotipi associano spesso agli uomini». Dopo 30 incontri in giro per l’Italia e un talent game, sono state selezionate 20 ragazze che il 25 aprile partiranno con il treno di Girls in Motion alla scoperta di impianti operativi simbolo d'eccellenza tecnica.
L’iniziativa vede la collaborazione del Network delle Presidenti che riunisce dieci leader femminili di associazioni, imprese e grandi gruppi industriali: Acea, Aidda, Amarelli, Ania, Fondazione Marisa Bellisario, Enel, Eni, Poste Italiane, Terna. A maggio un evento nell’Officina Grandi Riparazioni di Vicenza concluderà il progetto con ospiti istituzionali e una tavola rotonda a cui parteciperanno mentori e studentesse. Dopo le tappe guidate, spetterà alle professioniste di domani mettere in moto il loro futuro.