Roma, 24 luglio 2019
Quattro miliardi di investimenti per security, con focus su nuovi sistemi tecnologici e potenziamento degli impianti di sorveglianza dei punti strategici.
Rete Ferroviaria Italiana ha già avviato da tempo diversi piani di investimento per installare nuove tecnologie e assicurare, soprattutto nei punti sensibili dell’infrastruttura, una ridondanza dei sistemi che consenta l’attivazione di soluzioni alternative e quindi di assicurare il servizio anche in casi come l’incendio di Rovazzano, avvenuto lunedì 22 luglio. Tali soluzioni, inoltre, consentono di diminuire notevolmente la necessità di cavi lungo le linee e nei piazzali delle stazioni ferroviarie, consentendo di diminuire in modo considerevole il carico manutentivo nonché lo stesso numero di aree sensibili.
RFI già rispetta, comunque, tutti gli standard internazionali di costruzione e gestione delle infrastrutture e dei sistemi a loro supporto.
Entrando nel dettaglio degli interventi, nel nodo di Firenze – e quindi anche a Rovezzano – è in corso l’installazione del sistema ERTMS (European Rail Traffic Management System) che consentirà di distanziare i treni non più con cavi e segnali tradizionali ma con connessioni radio su frequenze sicure, come già avviene sulle principali linee ad alta velocità. L’installazione del sistema ERTMS inoltre è stata avviata su tutta la rete nazionale: il Piano industriale prevede l’attrezzaggio di 1.250 km di rete entro il 2021 e 3.200 km di rete entro il 2023. Previsti anche investimenti tecnologici di installazione e rinnovo di 320 apparati di stazione digitali (ACCM – Apparati Centrali Computerizzati Multistazione) – già in corso – che andranno progressivamente a sostituire i sistemi di segnalamento preesistenti con tecnologia tutta digitale e interoperabile. L’investimento complessivo nell’arco 2019-2023 è di 3,8 miliardi di euro.
Sempre nell’ambito security, RFI sta già potenziando la sorveglianza dei siti strategici, per arrivare a 450 impianti con un investimento complessivo di 200 milioni di euro. È da tempo avviata la verifica per possibili sinergie anche con l’Aeronautica Militare per il presidio della rete anche attraverso il pattugliamento con droni e aerei.
Per quanto riguarda la safety, non c’è stato alcun pericolo per le persone in viaggio e per i treni. I sistemi tecnologici di RFI, infatti, hanno immediatamente bloccato i treni in viaggio sui tratti di linea interessati dal guasto determinato dall’incendio, garantendo la massima sicurezza per le persone a bordo dei treni, così come avviene per tutte le anormalità e i guasti ai sistemi di gestione e controllo del traffico ferroviario.
Dalla mattina del 23 luglio la circolazione è regolare su tutto il sistema Alta Velocità. La capacità dell’infrastruttura è tornata disponibile al 100% dalle 15 del 22 luglio e non si registrano al momento ripercussioni sui treni in viaggio.
A valle dei danneggiamenti ai cavi di trasmissione dati per i sistemi di distanziamento dei treni, Rete Ferroviaria Italiana ha messo in campo ulteriori misure straordinarie per la gestione dell’emergenza: rinforzati tutti i presidi nelle sale operative centrali e territoriali, con particolare attenzione alle postazioni dedicate all’informazione al pubblico e operatori in tutte le principali stazioni; oltre 50 tecnici sul posto a Rovezzano per ripristinare i cavi bruciati.