Supporto alimentare, alloggio, ascolto e orientamento. Dopo un calo di affluenza avuto nel 2020 a causa della pandemia, nel 2021 e nel 2022 cresce il numero degli interventi e dell’attività degli Help Center della rete ONDS, sportelli di ascolto, orientamento ed assistenza sociale presenti nelle stazioni ferroviarie italiane. Un’attività che, da quest’anno, ha visto la nascita anche di un nuovo progetto, portato avanti dal Gruppo FS Italiane in collaborazione con Ridaje e ONDS, per il reinserimento nel tessuto sociale di circa 20 ospiti dell’Help Center di Roma Termini.
I numeri del Rapporto Annuale ONDS- Osservatorio Nazionale della Solidarietà nelle Stazioni italiane, sono stati presentati questa mattina a Roma Termini, presso l’HUB LVenture da Alessandro Radicchi, direttore dell’ONDS, alla presenza, tra gli altri, di Anna Maria Morrone, Organization & People Development Ferrovie dello Stato Italiane.
Con un totale di oltre 3 milioni di interventi di cui circa 545.000 di orientamento sociale e 2.960.000 di bassa soglia, sono state oltre 145.000 le persone che dal 2016 al 2022 si sono rivolte agli attuali 20 Help Center della rete dell’ONDS. L’80% sono uomini, il 23,5% italiani, il 63,8% NON UE. L’età maggiormente rappresentata è quella tra i 18 ed i 29 anni.
Con 19.782 persone prese in carico, il 2022 vede un aumento rispetto alla media degli ultimi anni degli stranieri NON UE (67 %) e delle donne, che passano dal 18,5% al 21,6% con un aumento in termini assoluti del 24% (da 3301 nel 2021 a 4094 nel 2022); le persone transgender sono stabili intorno allo 0,4% del totale.
Attualmente sono 20 gli Help Center attivi, distribuiti su tutto il territorio nazionale nelle stazioni di Roma, Milano, Firenze, Genova, Napoli, Catania, Foggia, Chivasso, Pescara, Bari, Torino, Messina, Bologna, Reggio Calabria, Brescia, Cagliari, Pisa, Grosseto, Viareggio e Rovereto, gli ultimi tre aperti recentemente.
Circa la nazionalità degli utenti, nel 2022 i paesi più rappresentati dopo l’Italia (22,7%) sono il Marocco (11,5%) in aumento rispetto al 2021 (10,4%), Nigeria (5,5%), Tunisia (5,3%) in aumento rispetto al 2021 e Romania (5,2%), invece in diminuzione.
Le principali richieste presentate agli sportelli sono quelle del supporto alimentare (40%), dell’alloggio (16,8%), ascolto generico (13%), orientamento e accompagnamento ai Servizi (9%). Nel 2022 aumentano le richieste di Cibo (dal 28% al 32%), Supporto Lavorativo (dal 2% al 5,8%) e Beni primari (dal 2% al 4,9%) mentre diminuiscono Ascolto, Servizi e Alloggio, che si mantiene comunque attorno al 20%.
Il raggio d’azione degli Help Center non si ferma alla stazione. L’Osservatorio ha infatti commissionato all’Istituto di Ricerca Euricse un’analisi di misurazione di impatto sociale degli Help Center con l’obiettivo di approfondire la relazione tra risorse impiegate e risultati. Una rete sociale in evoluzione che attraverso la misurazione studia le evoluzioni e i punti gestionali di forza e di debolezza, per ragionare sulle strategie future che possano migliorarne i risultati e gli impatti sulle persone in stato di marginalità.
Nel corso della mattinata è stato presentato anche il progetto portato avanti dal Gruppo FS Italiane, in collaborazione con Ridaje e ONDS, di reintegrazione nel tessuto sociale di circa 20 ospiti dell’Help Center di Roma Termini formati e successivamente impiegati per un anno in attività di riqualifica di aree verdi pubbliche in stato di abbandono. Al termine del programma i partecipanti riceveranno un attestato professionale e almeno due di loro saranno assunti da società o cooperative che operano nella manutenzione dei giardini urbani.
In linea generale, dopo un calo di affluenza avuto nel 2020 a causa della pandemia, si evidenzia quindi un’attività sempre crescente negli Help Center, in particolare nelle grandi aree metropolitane. Proprio in occasione della elaborazione del Rapporto 2022, l’ONDS in collaborazione con ISTAT ha definito un nuovo indicatore costruito considerando il numero di persone prese in carico ogni anno in relazione al numero di Help Center attivi; proprio questo indicatore evidenzia dal 2020 al 2022 una crescita significativa passando dal valore di 1.8 nel 2020 a quello di 2.2 nel 2022.
Durante l’evento sono state presentate anche le immagini realizzate appositamente per ONDS dai fotografi documentaristi di Gaze Collective. “Dopo ormai 20 anni di attività della rete ONDS, con questo rapporto facciamo un passo avanti nella direzione della comprensione della forza di intervento dei nostri centri attraverso i numeri, ma anche attraverso le storie delle 20.000 persone che incontriamo ogni giorno e l’incredibile impatto di quel lavoro nelle comunità di riferimento”, dichiara Alessandro Radicchi, direttore dell’ONDS.