Con Ferrovie dello Stato per la Grande Bologna

Firmato il Protocollo sulla riqualificazione delle aree ferroviarie di Bologna tra Comune e Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane

Bologna, 25 marzo 2021

Dal complesso della stazione ferroviaria Bologna Centrale all’ex scalo Ravone e al Dopolavoro Ferroviario Mascarella.

Sono le principali aree al centro del Protocollo sottoscritto da Comune di Bologna e Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, attraverso le sue controllate Rete Ferroviaria Italiana, Grandi Stazioni Rail, Trenitalia, FS Sistemi Urbani, presentato oggi dal Sindaco della città Matteo Lepore e dall’AD  del Gruppo FS Italiane Luigi Ferraris insieme al Ministro MIMS Enrico Giovannini.

Grazie all'accordo e alla contestuale partecipazione al bando nazionale per l'assegnazione di risorse del Pnrr, il Comune acquisirà la disponibilità di aree non più funzionali alle attività ferroviarie, ma strategiche per lo sviluppo della città.

La firma del protocollo d’intesa con il Comune di Bologna costituisce un passaggio importante di un percorso che troverà una sua più completa definizione e realizzazione nel Piano industriale del Gruppo FS. Perché il Piano – ha dichiarato l’amministratore delegato Luigi Ferraris - riserverà un’attenzione particolare anche al tema della rigenerazione delle città in chiave sostenibile. Lo farà mettendo a disposizione il nostro know-how e i nostri asset immobiliari e fondiari non più strumentali all’esercizio ferroviario, spesso vicini alle stazioni, come qui a Bologna, e coinvolgendo cittadini, operatori economici e amministrazioni pubbliche. Se l’obiettivo è migliorare la qualità della vita nelle nostre città – ha proseguito Ferraris - lo possiamo perseguire soltanto attraverso un confronto e una costruttiva collaborazione con tutti gli stakeholders, iniziando dalle amministrazioni comunali. Oggi stiamo dimostrando che si può fare!”

Le aree oggetto dell'accordo

Ex Scalo Ravone: prevista la realizzazione di un distretto del mutualismo, dell’innovazione sociale e dell’economia collaborativa attraverso la rifunzionalizzazione eco-sostenibile di una consistente parte dell’area,  nonché la conservazione e il progressivo recupero degli edifici industriali esistenti (26.000 mq di superficie lorda). Complessivamente verranno acquisiti 10 ettari di nuove aree pubbliche, con edifici destinati ad usi pubblici, attività di servizio per nuove produzioni e co-housing ed edilizia sociale ed innovativa (per circa 300 persone). È inoltre prevista la realizzazione di due importanti infrastrutture indispensabili al collegamento dell’area con le zone circostanti: un ponte pedonale e ciclabile verso il sistema dei percorsi ciclopedonali dell’area di Prati di Caprara e la strada di collegamento carrabile tra la via Casarini e la via del Chiù.

Una porzione dello Scalo Ferroviario Ravone e dell’area OMV Ravone sarà candidata al concorso internazionale di progettazione Reinventing Cities promossa da C – 40 che prevede la trasformazione di siti inutilizzati o degradati in spazi di rigenerazione urbana, resilienti e a zero emissioni di carbonio, attraverso la messa in competizione di aree che necessitano di riqualificazione.

Polo della Memoria Democratica: per la sua realizzazione è stata identificata una parte degli edifici nella zona della stazione, facilmente accessibili e molto visibili. Il Polo sarà un nuovo punto di riferimento nazionale sulla storia contemporanea e sul tempo presente, che ospiterà anche il principale archivio sulla storia contemporanea della città e del Paese, installazioni permanenti e temporanee, spazi aggregativi ed educativi. Uno spazio nel quale ricerca storica ed elaborazione della memoria potranno interagire con le grandi sfide del presente mettendo in dialogo, anche attraverso la sperimentazione di nuovi linguaggi e del digitale, i patrimoni, le competenze e le progettualità di diversi soggetti (centri culturali, associazioni, istituti) presenti storicamente sul territorio..

DLF Mascarella: previsto l’adeguamento degli spazi - sia chiusi che aperti - per la realizzazione di un polo culturale e sportivo adeguato alle esigenze contemporanee, con particolare attenzione all’offerta per la fruizione notturna, un parco culturale di nuova generazione che troverà nuove modalità di gestione.

 


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