Il Treno Verde parte da Roma, nella prima giornata arriva la firma per la prima Green Station del Lazio alla stazione di Anzio

"La nascita della Green Station di Anzio è un momento storico per la città laziale"

Roma, 22 febbraio 2017

Riparte dalla Stazione Roma Termini la 29esima edizione del Treno Verde di Legambiente che farà tappa nelle prossime settimane a Catania, Paola(CS), Potenza, Bari, Salerno, Pescara, Foligno, Bologna, Vicenza, Asti e Milano. 

In chiusura della conferenza stampa di presentazione della campagna, alla presenza di Rossella Muroni Presidente Nazionale di Legambiente, Gioia Ghezzi Presidente Ferrovie dello Stato Italiane e Gianluca Galletti, ministro dell’Ambiente, Legambiente e Rete Ferroviaria Italiana hanno sottoscritto l'accordo per la nascita della prima Green Station nel Lazio alla Stazione di Anzio. 

Il protocollo nazionale Green Station mira alla valorizzazione degli spazi non presenziati all’interno delle stazioni e permette a singole stanze o intere stazioni di tornare a vivere, trasformandosi in punti di riferimento per tutta la cittadinanza territoriale. 
L'accordo è stato sottoscritto da Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio, Anna Tomassetti presidente del circolo Legambiente "Le Rondini" di Anzio-Nettuno e Vito Episcopo Direttore Territoriale Produzione Roma di RFI.

“Quella di oggi è una firma storica per Legambiente, Ferrovie dello stato e Rete Ferroviaria Italiana – dichiarano Rossella Muroni di Legambiente e Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio - Far nascere una Green Station ad Anzio significa mettere insieme pratiche di cittadinanza attiva, di sostenibilità ambientale e di rigenerazione urbana di cui si sente una estrema esigenza. Farlo ad Anzio poi, sul tracciato della FL8 Roma-Nettuno, tratta in passato considerata per anni la peggiore della Regione e significativamente migliorata negli ultimi anni, mostra quanto siano possibili azioni concrete per il miglioramento della qualità della vita dei pendolari e dei cittadini".

Attualmente le Green Station realizzate con la  collaborazione tra Legambiente, FS Italiane e Rete Ferroviaria Italiane sono quattro e si trovano a Brenna Alzate (Lombardia), San Stino di Livenza (Veneto), Pescara centrale  (Abruzzo), Potenza superiore (Basilicata). Da oggi ci sarà anche la stazione di Anzio.

Abbiamo avviato progetti di Green Station grazie alla cessione in comodato d’uso di locali non più funzionali alle attività ferroviarie – afferma Gioia Ghezzi, Presidente di Ferrovie dello Stato Italiane - un nuovo modello di sviluppo territoriale, che coniuga sostenibilità ambientale e coesione sociale. Su tutto il territorio nazionale sono 509 le stazioni interessate da comodati, oltre 87.000 i metri quadri  - che superano i 100.000 con gli spazi delle grandi stazioni - per un valore economico vicino ai 120 milioni di euro. La firma di oggi  per il comodato d’uso di alcuni locali della stazione di Anzio è un esempio della fattiva collaborazione tra pubblico e privato che mette in primo piano il bene comune e l'interesse della collettività.

"Il circolo di Anzio e Nettuno è uno dei circoli storici di Legambiente nel Lazio e da oggi avrà ancor più forza - commenta Anna Tomassetti presidente del circolo di Anzio - con la cura di questo nuovo polo strategico per mobilità dolce, il turismo sostenibile, produzione culturale, filiere della qualità agroalimentare, inclusione sociale. La stazione di Anzio è un punto nevralgico della vita della città dove ogni giorno migliaia di passeggeri salgono e scendono dai treni recandosi prima di tutto nella capitale per lavoro o per studio. I volontari del circolo si occuperanno della manutenzione delle aree verdi e della piantumazione di nuove alberature. Lavoreremo per migliorare la fruizione degli spazi della stazione, non solo come punto di passaggio, ma in quanto luogo dove fermarsi e dove giovani e adulti potranno trovare occasione di rimboccarsi le maniche per proteggere ed alimentare la bellezza, il turismo e l’ambiente della città di Anzio".

Il Treno Verde è una campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane, con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.