Rete Ferroviaria Italiana è main partner della IV Conferenza nazionale sulla sharing mobility, promossa dal Ministero dell'ambiente, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Una manifestazione lunga 100 giorni, da giugno a ottobre, in modalità prevalentemente digitale.
“Le stazioni sono hub naturali di mobilità integrata, soprattutto nelle grandi aree urbane – ha sottolineato Sara Venturoni, direttore stazioni di RFI, in apertura dell’evento - e l’ampliamento dell’offerta multimodale per il miglioramento dell’accessibilità è uno dei pilastri della strategia di Rete Ferroviaria Italiana e del Gruppo FS a sostegno dello shift modale. La stazione, infatti, è uno snodo nevralgico di presa e rilascio dei mezzi della sharing mobility, nonché un ambito ottimale per posizionare punti di ricarica dei veicoli elettrici, accentuando i vantaggi ambientali della mobilità condivisa”.
La conferenza è anche l’occasione per presentare l’analisi compiuta dall’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility su Roma, Milano, Torino, Bologna, Cagliari e Palermo, sull’utilizzo da parte dei cittadini dei servizi di mobilità condivisa. Il 71% dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato di aver iniziato a lavorare in smart working o di aver attivato soluzioni di didattica a distanza con ripercussioni nella mobilità nel suo complesso che proseguiranno anche nel periodo post emergenza. Già durante il lockdown il 61% degli intervistati che utilizzavano abitualmente il car sharing si era dichiarato pronto a riutilizzarlo nella Fase 2. Percentuali ancora più alte per lo scootersharing (66%) ed il bikesharing (69%), tutti servizi che possono essere un valido alleato per limitare la congestione delle città.
La mobilità sostenibile è uno dei pilastri portanti di un modello di città intelligente, interconnessa e a misura d’uomo. La sfida del Gruppo FS Italiane è quella di ridurre il numero di spostamenti effettuati su veicoli individuali inquinanti, dando priorità alle alternative pulite e ai sistemi capaci di gestire un viaggio door-to-door in modo efficace ed efficiente. “Oltre ai servizi, intorno alle stazioni – ha concluso Sara Venturoni - va sviluppato lo space-sharing, una condivisione intelligente dello spazio urbano che dia priorità alle persone, non più alle auto. Una mobilità attiva, collettiva e condivisa resa possibile dalla rivisitazione sia degli spazi intorno alla stazione che dei modelli di gestione e controllo della sosta. Una sfida impegnativa alla quale la fase emergenziale ha impresso una decisiva accelerazione, imponendo un salto di responsabilità e una ancora più stretta collaborazione tra RFI, enti locali e operatori per mettere a sistema scelte, azioni e risorse”.