Roma, 1 giugno, 2020
Con questa prospettiva di massima responsabilità apre l’articolo di sabato 30 maggio, del Corriere della Sera, dal titolo La Freccia verde, dedicato alla «rivincita del treno, pulito e resiliente nelle crisi» e alla sfida ambientale lanciata da Ferrovie dello Stato Italiane: «Convogli riciclabili al 97%, risparmi energetici di un terzo, intese con aziende e centri di ricerca per la mobilità sostenibile».
«La parola d’ordine del Gruppo FS Italiane è sostenibilità», intesa nella triplice accezione ambientale, economica e sociale, applicata a una mobilità sempre più verde. «Dal 2017 la società aderisce al Global Compact dell’ONU», e la strategia del Gruppo è interamente concentrata sul green engagement, uno dei pilastri del Piano Industriale 2019-2023. Tre gli «obiettivi di lungo periodo: arrivare a zero eventi mortali (per viaggiatori e personale) entro il 2050; diventare carbon neutral (entro il 2050 riducendo le emissioni di anidride carbonica in atmosfera, 2,6 milioni le tonnellate del 2019, -1,6% rispetto al 2018); e infine, alla voce “mobilità sostenibile”, l'obiettivo è il 5% di modal shift da auto privata a mobilità condivisa, pubblica e dolce al 2030 (15% al 2050), rispetto al 2015, per le merci 50% trasporto su gomma e 50% trasporto su treno al 2050 (tratte superiori a 300 km)».
Come conferma l’Amministratore Delegato FS Gianfranco Battisti, «è fondamentale rendere l’agire sostenibile il vero driver dello sviluppo e della creazione di valore per tutti gli stakeholder e per il sistema Paese». E Ferrovie dello Stato Italiane ha messo in campo, in un momento di rinascita post Covid19, «un piano di investimenti accelerato, per potenziare la mobilità collettiva e dolce», anche attraverso la trasformazione digitale.
«Ora la sfida da affrontare è replicare il successo dell'alta velocità anche nel trasporto regionale», rinnovando la flotta entro cinque anni. I treni Rock e Pop rispondono esattamente agli obiettivi strategici di sostenibilità del Gruppo, riciclabili fino al 97% e con risparmi energetici di un terzo in meno rispetto ai treni di precedente generazione.
«In Italia, l'alta velocità ha avuto ricadute analoghe lungo tutta la linea Torino-Napoli e ora che per la prima volta i Frecciarossa arrivano fino a Reggio Calabria, questi effetti si estenderanno anche più a Sud» prosegue il Corriere. Lo confermano anche le parole dell’Ad Battisti, il quale sottolinea come «l'arrivo del Frecciarossa contribuirà alla ripartenza e al rilancio dell'economia e del settore turistico della Calabria e dell'intero Sud Italia».
Il Gruppo FS è sempre più proiettato verso i mercati internazionali e nell’ampio progetto di investimenti, «giocano un ruolo importante i green bond (nel 2019 emessi per un valore pari a 700 milioni di euro), che finanziano l'acquisto di nuovi treni, passeggeri e merci, nel pieno rispetto degli obiettivi di sostenibilità».
Presto arriveranno anche i treni ibridi, alimentati da motori a diesel, in grado di passare dall’alimentazione elettrica al motore a scoppio, riducendo i consumi.
Il Corriere conclude ricordando, nell’anno europeo delle ferrovie, come parte dell’agenda verde dell’UE, quanto dichiarato dalla commissaria europea per i trasporti, Adina-Ioana Valean: «Non c’è alcun dubbio che il trasporto ferroviario comporta enormi vantaggi nella maggior parte dei settori: sostenibilità, sicurezza e velocità, una volta che è organizzato e progettato secondo i principi del 21° secolo».