FS Italiane agli Stati Generali della Green Economy

Il ruolo del trasporto ferroviario nella strategia del cambiamento 

Fino all’8 novembre Rimini ospita la 23esima edizione di Ecomondo, la fiera internazionale dedicata allo sviluppo sostenibile. Oltre mille espositori provenienti da più di 30 Paesi nel mondo, portano nuove proposte, strategie e soluzioni nel settore della green economy.

All’interno della manifestazione, FS Italiane partecipa agli Stati Generali della Green Economy: Lorenzo Radice, Responsabile Sostenibilità del Gruppo FS racconta il ruolo chiave dell’azienda per la mobilità sostenibile.

Il contributo di FS lungo il percorso della sostenibilità

Ferrovie dello Stato Italiane intende affermarsi sempre di più come un’impresa capace di operare nel rispetto dei principi della sostenibilità, mantenendo i più alti livelli di etica e integrità: insieme agli stakeholder sono stati definiti i primi tre obiettivi di lungo periodo del Gruppo relativamente a Emissioni (carbon neutrality entro il 2050) Sicurezza (best in class in Europa, con la vision di azzerare, entro il 2050, gli eventi mortali), e Mobilità sostenibile (incrementare lo shift modale a favore della mobilità collettiva e condivisa in Italia del 15%, rispetto al 2015, entro il 2050; trasportare su ferro il 50% delle merci entro il 2050).

L’azienda continua il percorso di innovazione dei mezzi di trasporto, ottimizzando le infrastrutture materiali e digitali con l’obiettivo di migliorare il servizio di trasporto e creare valore per tutta la collettività e per i territori attraversati.

Nel 2017 e 2018 FS Italiane ha sperimentato con successo anche gli strumenti della finanza sostenibile, emettendo due green bond per l’acquisto di treni Alta Velocità, regionali e merci: treni ad alta efficienza energetica e ad alto tasso di riciclabilità.

Gli investimenti sui nuovi mezzi, e in generale le politiche di acquisto, considerano sempre più caratteristiche di efficienza energetica e requisiti sostenibili:

  • Il Frecciarossa 1000 è il primo treno ad alta velocità al mondo ad avere una Dichiarazione Ambientale di Prodotto.
  • I nuovi treni regionali Pop e Rock consentono una diminuzione dei consumi specifici di energia del 30% rispetto ai treni della generazione precedente.
  • Busitalia sta rinnovando la flotta con mezzi più efficienti e meno inquinanti.
  • Sul fronte merci, arriveranno 100 nuovi locomotori e 714 carri.
  • Rete Ferroviaria Italiana è stata premiata al Procurement Awards Beyond Saving 2018, nella categoria “Acquisti Etici e Sostenibili”, per le best practice nei processi d’acquisto.
     

Agli investimenti sui mezzi si affiancano quelli sulle reti infrastrutturali e i nodi per sviluppare, in collaborazione con tutte le istituzioni del territorio, un sistema di mobilità ancora più sostenibile e integrato, specialmente nelle aree urbane e metropolitane che costituiscono uno dei punti più evidenti della crisi della mobilità.  Le stazioni saranno il cuore delle smart city del futuro, grazie a design che favoriscono accessibilità e multi-modalità.

L’inserimento ambientale di opere ingegneristiche di grande estensione e complessità, quali le infrastrutture ferroviarie e stradali, passa attraverso il confronto partecipativo con gli stakeholder interessati. Tale attività, in essere dalle prime fasi progettuali fino alle fasi realizzative e all’esercizio dell’infrastruttura, viene effettuata nella consapevolezza che l’opera costituisce un’opportunità per valorizzare i territori attraversati, favorendo le continuità del tessuto naturale e urbano grazie a soluzioni progettuali mirate a integrare obiettivi ambientali, economici e sociali.

Un approccio realmente sostenibile, quindi, ispira l’azienda sia nelle strategie sia nelle attività quotidiane, con un chiaro senso della prospettiva, attento anche agli orizzonti di più ampio respiro.

La sfida non è semplicemente quella di coniugare, in maniera attenta e virtuosa, gli obiettivi economico-finanziari di FS Italiane con i profili di responsabilità sociale, ambientale e con i principi generali dello sviluppo sostenibile ma, piuttosto, quella di rendere l’agire sostenibile il vero driver dello sviluppo e della creazione di valore per gli azionisti e per tutto il sistema Paese.