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FS Italiane: collocato nuovo Green Bond per 1,1 miliardi di euro

  • La più grande emissione obbligazionaria finora collocata da FS
  • Proventi green destinati per la prima volta sia a Trenitalia che a Rete Ferroviaria Italiana
  • Domanda superiore ai 2,1 miliardi di euro, con forte presenza di investitori esteri

Roma, 7 settembre 2022

FS ha emesso oggi il suo sesto green bond per un valore nominale di 1,1 miliardi di euro con scadenza aprile 2027.

L’emissione sarà dedicata al finanziamento degli Eligible Green Projects secondo quanto previsto dal Green Bond Framework di FS aggiornato lo scorso giugno. In particolare, i proventi consentiranno di finanziare sia l’acquisto di nuovi treni che di spese destinate alla manutenzione del materiale rotabile di Trenitalia nonché – per la prima volta - gli investimenti per il completamento della rete alta velocità Torino-Milano-Napoli di RFI.

Tutti gli investimenti finanziati rispondono ai criteri della Tassonomia UE, come confermato dalla second party opinion di Sustainalytics.

La cedola è stata fissata al 3,75% con spread finale di 158,5 punti base sopra il tasso mid-swap di riferimento.

La domanda del mercato è stata superiore ai 2,1 miliardi di euro e ha interessato più di 150 ordini dagli investitori, con una forte domanda dall’estero (pari al 67% del totale) ed in particolare da Germania, Regno Unito e Francia. La presenza di investitori ESG è stata molto ampia, pari al 65% dell’intero collocamento.

Ciò ha permesso di chiudere l’operazione con la size più elevata di sempre per un titolo EMTN di FS.

L’elevata domanda, soprattutto da investitori non domestici, rappresenta un segnale positivo per FS e per l’Italia in un mercato altamente volatile e complesso. L’andamento dell’operazione ed il book di ordini attestano, infatti, l’interesse verso il Gruppo ed il proprio Piano Industriale decennale, riconoscendone il ruolo strategico per il rilancio del Paese ed il suo impegno cruciale nell’agevolare la transizione verde attraverso una mobilità più sostenibile.

Banca Akros, Barclays, BNP Paribas, Credit Agricole CIB, Goldman Sachs International, HSBC, IMI-Intesa Sanpaolo, Morgan Stanley e UniCredit hanno agito in qualità di Joint Bookrunners.

 

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