Roma, 18 luglio 2019
Oltre 55 miliardi di euro investiti per migliorare infrastrutture e servizi; circa 20 milioni di tonnellate di CO2 in meno emesse in atmosfera, con le persone che hanno scelto il treno invece dell’auto privata; 18,5 milioni di ore risparmiate per tempi di viaggio inferiori del 25%, grazie all’alta velocità; 80 miliardi di euro distribuiti agli stakeholder (acquisto beni e servizi, erogazione stipendi, remunerazione ai finanziatori e pagamento imposte e tasse).
Questi i risultati dell’impegno di FS Italiane nel decennio 2008-2018 per realizzare un progetto di mobilità integrata in grado di contribuire allo sviluppo, alla connettività e alla sostenibilità del sistema di trasporto del Paese. Un viaggio lungo dieci anni proiettato al futuro per promuovere e sostenere lo sviluppo sostenibile in Italia.
Impegno che prosegue con la definizione di tre Obiettivi di lungo periodo (2030-2050): incremento shift modale per passeggeri e merci verso la mobilità sostenibile; aumento ai massimi livelli della sicurezza su rete ferroviaria, stradale e autostradale; riduzione delle emissioni di CO2 per diventare carbon neutral entro il 2050.
Ferrovie dello Stato Italiane ha presentato oggi a Roma, alla Casa dell’Architettura-Acquario Romano, i dieci anni del Rapporto di Sostenibilità e gli Obiettivi 2030-2050 del Gruppo. Presenti Danilo Toninelli Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Gianluigi Castelli Presidente di FS Italiane e Gianfranco Battisti Amministratore Delegato di FS Italiane.
A partire dal 2008, FS Italiane ha rafforzato sempre più il proprio impegno per trasformare la mobilità condivisa e collettiva in Italia, anticipando le sfide del futuro e creando valore nel lungo periodo per il sistema Paese. In quest’ottica, anche il Piano industriale 2019-2023 integra i principi della sostenibilità sociale, ambientale ed economica con l’obiettivo di offrire alle persone servizi personalizzati e di qualità. I dieci anni del Rapporto di Sostenibilità coincidono con il decennale del Sistema Alta Velocità, la più importante opera infrastrutturale realizzata in Italia dal Dopoguerra insieme all’Autostrada A1 Milano-Napoli, che ha modificato radicalmente le abitudini di viaggio degli italiani.
FS Italiane ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite, di cui condivide e sostiene i principi fondamentali su diritti umani, standard lavorativi, tutela dell’ambiente, trasparenza e lotta alla corruzione. Il Gruppo partecipa anche al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile adottati dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015, con l’Agenda 2030.
Gli investimenti fatti dal Gruppo tra il 2008 e il 2018, oltre al miglioramento dei servizi e della sicurezza delle infrastrutture, sono serviti per trasformare le stazioni in hub intermodali, in grado di rispondere alle esigenze crescenti delle persone. In particolare, in tema di sicurezza (security), nel 2018 gli incidenti sulla rete ferroviaria nazionale sono diminuiti del 75% rispetto al 2008, con un 70% in meno di infortuni sul lavoro e un indice di incidenza inferiore del 50%.
Le persone – passeggeri e ferrovieri – a cui il Piano industriale 2019-2023 di FS Italiane dedica particolare attenzione, rappresentano il grande patrimonio del Gruppo. Rispetto al 2008 il livello di soddisfazione generale dei passeggeri è cresciuto del 20% anche per l’attivazione del servizio customer care dedicato ai pendolari a bordo treno e in stazione. FS Italiane è costantemente impegnata anche nel valorizzare i propri dipendenti, investendo nella formazione professionale: nel 2018 sono state erogate oltre 570mila ore di formazione ed è stato introdotto lo smart-working, avviato in fase sperimentale nel 2017.
Usati con successo anche gli strumenti della finanza sostenibile. FS Italiane è stato il primo operatore ferroviario in Europa a emettere green bond per l’acquisto dei nuovi treni ad alta efficienza energetica e con percentuali di riciclabilità superiori al 90%.
L’impegno del Gruppo FS Italiane per la sostenibilità si proietta al futuro. Dal 2013 il Gruppo coinvolge gli stakeholder per definire proposte di miglioramento dal punto di vista della responsabilità sociale, economica e ambientale. Il Panel promosso nel 2018 dal Comitato di Sostenibilità di FS Italiane ha visto il coinvolgimento di stakeholder chiave che hanno contribuito concretamente a definire i tre Obiettivi 2030-2050 del Gruppo sui temi mobilità sostenibile, energia ed emissioni, sicurezza. Inoltre, per la prima volta quest’anno il Gruppo si è dotato di una Politica di Sostenibilità per guidare le attività di tutte le Società.
«I risultati ottenuti negli ultimi dieci anni in ambito sostenibilità e gli Obiettivi 2030-2050 confermano l’impegno del Gruppo FS Italiane per rendere la mobilità collettiva e condivisa sempre più integrata e sostenibile.
Il nostro impegno è quello di migliorare la qualità della vita delle persone e dei territori. Successi che abbiamo raggiunto investendo oltre 55 miliardi di euro in servizi, sicurezza delle infrastrutture e per trasformare le stazioni in hub intermodali, in grado di rispondere alle esigenze delle persone. Una nuova visione fondamentale per promuovere lo sviluppo del Paese e creare valore in un orizzonte di ampio respiro.
In quest’ottica lavoriamo ogni giorno per integrare sempre più i principi della responsabilità ambientale, sociale ed economica nelle strategie industriali del Gruppo, con grande attenzione agli impatti sul pianeta e sulle persone, oltre che ai risultati economico-finanziari. La sostenibilità è uno dei pilastri del Piano industriale 2019-2023, che porterà un grande contributo alla crescita economica in Italia con un investimento totale di 58 miliardi di euro nei cinque anni.
Nell’arco di Piano, si prevede che circa 90 milioni di persone in più sceglieranno il treno per i propri spostamenti di lavoro, studio, svago e turismo, con meno 600 milioni di chilogrammi di CO2 emessi nell’atmosfera e meno 400mila auto sulle strade».
«La sostenibilità è un tema sempre più attuale per i grandi gruppi industriali e le aziende. Come Gruppo FS Italiane nel 2008 abbiamo iniziato un percorso che taglia oggi un traguardo significativo, i dieci anni del Rapporto di Sostenibilità, e che contemporaneamente ci proietta al futuro con gli Obiettivi 2030-2050.
Un percorso che ha consentito di migliorare le performance del Gruppo e coinvolgere maggiormente degli stakeholder per concretizzare il progetto della mobilità condivisa e integrata. I nuovi contesti con cui ci confrontiamo quotidianamente, sempre più dinamici e multiformi ci impongono di anticipare le sfide del futuro e implicano contemporaneamente un cambiamento radicale di mentalità a dipendenti, stakeholder e fornitori.
Solo con la fattiva collaborazione di quanti contribuiscono alla vita economica, politica e sociale del Paese sarà possibile raggiungere gli obiettivi di lungo periodo che abbiamo definito.
In quest’ottica anche l’Union Internationale des Chemins de fer che presiedo attraverso l’UIC Low Carbon Rail Transport Challenge, proposto nel 2014 al Summit sul Clima di New York, è impegnato nel ridurre le emissioni di CO2 e rendere la mobilità sempre più sostenibile».