La stazione AV di Bologna si propone come un condensato di città, sia per gli usi sia per l'organizzazione degli spazi interni: insieme al recupero dell’edificio attuale, nuovi edifici formano un complesso organico e armonico rispetto al tessuto urbano circostante con altezze ed estensioni rapportate ai volumi esistenti.
Di particolare interesse l’edificio d’angolo, uno dei tre ingressi alla stazione, insieme all’ingresso dalla stazione storica. Il terzo accesso, collocato su Ponte Matteotti, è pensato per contribuire a valorizzare l’asse stradale storico conferendogli una nuova funzione.
Una stazione modernissima, pensata per migliorare il traffico nel Nodo ferroviario, ricucire il tessuto urbano e collegare il quartiere Bolognina al centro storico.
Progettata da Italferr (Gruppo FS Italiane), che ha effettuato anche la direzione dei lavori, presenta un ingresso, oltre che dalla stazione storica, anche dall’atrio di via de’ Carracci (quartiere Bolognina), che - attraverso i sottopassi pedonali già presenti a Bologna Centrale - consente l’accessibilità al centro storico della città.
La stazione presenta anche una strada sotterranea denominata kiss&ride, che consente l’accesso diretto alla stazione AV del traffico stradale da via Fioravanti e dal nuovo asse viario Nord - Sud (collegamento tra via Pietramellara e via de’ Carracci).
Bologna Centrale Alta Velocità, un grande “camerone” sotterraneo di circa 640 metri di lunghezza, 56 di larghezza e 23 di profondità, è articolata su tre livelli interrati:
Per la realizzazione della stazione sono stati utilizzati materiali caratterizzati da alti valori di resistenza meccanica e chimica, stabilità e durevolezza che garantiranno benefici per le attività di manutenzione. Le pareti interne sono in gran parte in vetro, con caratteristiche di elevata resistenza al fuoco, per aumentare il comfort ambientale, la diffusione della luce naturale e la luminosità. Inoltre l’illuminazione, con impianti a tecnologia LED a lunga durata, permette di diminuire i consumi energetici del 50% circa, contribuendo a contenere l’inquinamento atmosferico e un sensibile abbattimento dei costi di manutenzione.